Deanna Comellini
Designer e Art Director
Deanna Comellini si forma nel fervido ambiente artistico Bolognese degli anni ‘70 frequentando studi d’arte. In un’era di profondi cambiamenti sociali e concettuali si avvicina al mondo del design industriale attraverso collaborazioni con aziende bolognesi fino a quando, nel 1977, fonda l’azienda G.T.DESIGN di cui è designer e art director.
Sperimenta l’incontro tra sapere artigiano e progettazione industriale, prima come designer di oggetti poi come textile designer, sviluppando la sua idea di “imperfect design”, una filosofia che trascende il tempo, improntata alla ricerca e valorizzazione della diversità per celebrare l’autenticità.
Partecipa a prestigiose mostre internazionali e collabora con importanti figure dell’architettura quali, tra le altre, Toyo Ito e lo studio Zaha Hadid Architects.
Deanna Comellini
Designer e Art Director
Deanna Comellini si forma nel fervido ambiente artistico Bolognese degli anni ‘70 frequentando studi d’arte. In un’era di profondi cambiamenti sociali e concettuali si avvicina al mondo del design industriale attraverso collaborazioni con aziende bolognesi fino a quando, nel 1977, fonda l’azienda G.T.DESIGN di cui è designer e art director.
Sperimenta l’incontro tra sapere artigiano e progettazione industriale, prima come designer di oggetti poi come textile designer, sviluppando la sua idea di “imperfect design”, una filosofia che trascende il tempo, improntata alla ricerca e valorizzazione della diversità per celebrare l’autenticità.
Partecipa a prestigiose mostre internazionali e collabora con importanti figure dell’architettura quali, tra le altre, Toyo Ito e lo studio Zaha Hadid Architects.
“Sarà che sono approdata al design industriale dopo essermi formata come artista, ma sono convinta che l’autenticità debba essere un valore fondamentale in ogni progetto.”
Deanna Comellini
Ce n’est pas un tapis, c’est un objet
Con il marchio G.T.DESIGN, Deanna Comellini progetta, disegna e produce i propri oggetti dal 1977. Inizia il suo percorso indagando un nuovo rapporto tra materiali, forme e pratiche quotidiane. Ed è proprio l’attenzione verso i materiali a guidare il suo lavoro. L’interesse a ricercare gli elementi fondamentali dell’abitare la porta a concentrarsi sul tappeto, reinterpretandolo attraverso il linguaggio del design e inventando così una nuova grammatica compositiva.
È con le collezioni Coconutrug (1986), presentata con lo statement “Ce n’est pas un tapis, c’est un objet” e Kama (2001), che Deanna Comellini ha definito la sua visione del tappeto, inteso non più come complemento d’arredo, ma come oggetto primario dell’abitare, rivoluzionando così l’industria del tappeto contemporaneo.
“Sono attratta dalle pratiche quotidiane legate all’utilizzo del tappeto. Sul tappeto si mangia, si gioca, si dorme. Della casa rappresenta uno spazio vitale, è un luogo con cui interagire e stabilire un confronto quotidiano. Immagino una casa in cui l’unico oggetto è un tappeto.”
Deanna Comellini
2001, “Il Manifesto del Tappeto Contemporaneo”
Manifesto del Tappeto Contemporaneo
Nel 2001, con il “Manifesto del tappeto contemporaneo” per G.T.DESIGN, Deanna Comellini ha espresso la sua visione del tappeto contemporaneo come oggetto di design con una nuova anima e funzione, lanciando un trend che ha influenzato e cambiato profondamente il settore.
“Il tappeto è il suolo su cui siamo nati. Ci assomiglia. È il primo elemento attorno a cui si costruisce l’atmosfera intima e domestica. Di una casa rappresenta il profumo, le abitudini, le poetiche. Il tappeto è un simbolo arcaico che diviene contemporaneo, quotidiano, il segno che materializza i confini dello spazio personale.”
Deanna Comellini, “Il Manifesto del Tappeto Contemporaneo”
“Il suo è uno sguardo fresco che estende la visione del tappeto da semplice complemento d’arrendo a uno spazio essenziale, trasformandolo da archetipo globale in elemento contemporaneo, minimale e imprescindibile per il design di interni.”
Elena Sommariva – Domus
Forbes 2022
Deanna Comellini tra le “100 Donne più Influenti del 2022”
“Nel 2022 l’edizione italiana di Forbes ha incluso Deanna Comellini tra le “100 donne più influenti dell’anno”, ma la designer dice di non essersi fatta impressionare. “Ciò che conta è essere riuscita a portare avanti la mia attività in modo personale”, spiega la fondatrice e art director di G.T.DESIGN, pioniera del design tessile che ha rivoluzionato il concetto di tappeto contemporaneo trasformandolo da semplice accessorio a elemento essenziale del design d’interni.”
Raffaella Oliva – The Book
“Deanna tesse tappeti che hanno le vibrazioni dell’atmosfera, l’arsura della terra, le morbidezze dei muschi, la lucentezza delle acque, il calore del sole, il vibrare delle fiamme. Tappeti che sono terre sulle quali essere, che sono idee di abitare.”
Cristina Morozzi – giornalista, critica e curatrice